La porcata dell'assurda equiparazione tra comunismo e nazismo decisa al Parlamento di Strasburgo è ancor più surreale se si considera che la città omonima – benché liberata dalle truppe franco-statunitensi nel novembre del '44 – riuscì a resistere alla controffensiva tedesca delle Ardenne del dicembre-gennaio '45 in virtù dell'offensiva generale delle forze sovietiche dispiegata dal Baltico ai Carpazi, la cui data di inizio venne anticipata al 12 gennaio. L'offensiva sovietica costrinse il comando tedesco a rinunciare al contrattacco ad Ovest; inoltre la 6ª armata corazzata delle SS, l'élite della forza d'urto nelle Ardenne, fu trasferita in fretta e furia in Ungheria per contrastare la decisa avanzata sovietica. L'offensiva sovietica venne appunto anticipata in virtù di ciò che Churchill scrisse a Stalin: «A Ovest avvengono pesanti combattimenti. Voi stesso sapete per Vostra personale esperienza quanto sia inquietante la situazione quando ci si trova a difendere un ampio fronte dopo una temporanea perdita di iniziativa... Vi sarei grato se poteste comunicarmi se possiamo contare su una grande offensiva russa sul fronte della Vistola o in qualunque altro punto nel corso del mese di gennaio o in qualunque altro momento che voi vorreste, forse indicare».

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