Nel 1895, Gustave Le Bon pubblica 'Psicologia delle folle', un saggio che analizza il comportamento delle masse. La borghesia francese, preoccupata dall'ascesa dell'antagonista politico, utilizza la psicologia sociale per prevedere il comportamento delle folle. Secondo Le Bon, la folla è irrazionale, poco propensa al ragionamento e soggetta al contagio mentale. Il saggio è pubblicato in un periodo di grandi cambiamenti sociali e politici, come la morte di F. Engels e la nascita della Unione di lotta per l'emancipazione della classe operaia diretta da V. Lenin.